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“Portiamo i giovani in Città vecchia”

Pubblichiamo qui l’intervista di Fulvio Colucci al nostro presidente Angelo Cannata, pubblicata il 28 dicembre 2012 dalla Gazzetta del Mezzogiorno: in una cartella sono racchiuse tutte le nostre idee sulla riqualificazione della Città Vecchia!

 

La proposta: «Portiamo i giovani in Città vecchia»

di FULVIO COLUCCI
TARANTO – La foto accarezzata dal tempo è lì, sotto l’orologio cantato dal poeta Diego Marturano. Un gentiluomo in cappello, abito nero e occhiali – poeta, scrittore, chissà – parla con gli «sciajaruli», ostricoltori e mitilicoltori tarantini. Chiede notizie sulle tecniche di coltivazione, si prepara ad assaggiare i frutti di mare. Angelo Cannata, presidente dell’associazione «Le Sciaje», la guarda con tenerezza e sfogliando il libro dei visitatori della torre in Città vecchia rilegge la frase di un tarantino: «Girare il mondo per poi scoprire che la conoscenza è dietro l’angolo. Molte cose si guardano da un altro punto di vista e acquistano un fascino sconosciuto».

Vista da quassù, la torre dell’orologio sembra la coffa di una nave, quelle piattaforme poste in sommità per vedetta o per manovra. Ogni quarto d’ora, l’orologio caro a Marturano batte come un cuore mai arresosi al silenzio di troppi anni. Del resto il poeta, per profezia, lo aveva scritto. E la comunità aveva pensato bene di murare una lapide, anno di grazia 1990, con le parole cantate: «Non ti sentirò mai più orologio mio, con quella bella voce di campana. Buon amico, io vado assai lontano, ma tu prega per me suonando a Dio».

La torre getta lo sguardo sulla Città vecchia, barca e mare insieme, in mezzo ai due mari. «Non si può pensare ancora all’isola come a uno spartitraffico tra la ferrovia, i Tamburi, le strade statali e le autostrade, la città nuova» spiega Cannata. L’associazione è partner del Comune e del Centro ittico nel progetto di esposizione permanente «Il tempo del mare». Al primo piano della torre, in piazza Fontana, sono esposti reperti preziosi. Pezzi della collezione «Parenzan» un tempo al museo Talassografico. Una tartaruga Caretta Caretta del 1960, tra gli altri, fa da nobile sigillo a questa fossile sfilata di mare. Cannata elenca con pazienza, lui che accompagna tanti visitatori dentro il «museo» e fuori, in Città vecchia. «Le Sciaje» deve il suo nome ai giardini di ostriche e cozze, così si chiamavano un tempo. Un segno di vocazione marinara.
L’associazione ha vinto il bando «Principi attivi» della Regione Puglia per 24 mesi e ora si punta a nuovi progetti. Il Consiglio nazionale delle ricerche attraverso l’Istituto talassografico «Cerruti» ha contribuito all’esposizione permanente della mitilicoltura. Ora si guarda al futuro, dalla torre-coffa. E piazza Fontana, lucida di pioggia, chiude in un fazzoletto di pochi metri quadri contraddizioni e sfide: in fondo le ciminiere, ai due lati il mare. In mezzo la Città vecchia e il suo cuore giovane. Ricorda Cannata: «Batte sempre quel cuore, ma bisogna lavorare perché sia davvero il cuore giovane che affascinò Ungaretti. Noi pensiamo a coinvolgere soprattutto i giovani».

Angelo Cannata non lo dice, ma lui in Città vecchia è un po’ «catcher in the rye», cacciatore nella segale, la figura del romanzo «Il giovane Holden» che catalizza i giovani all’impegno, indicando laicamente la strada per evitare «sbandate»: «Coinvolgere i ragazzi nelle iniziative per cancellare l’immagine delle cronache: la Città vecchia cuore non di Taranto, ma dello spaccio di droga. Un paradosso. Taranto vecchia non è un problema, ma un’opportunità. Dipende dalle prospettive. Chi, nella classe dirigente, è pronto a raccogliere la sfida? Bisogna investire in cultura. Non è più questione di rigenerazione urbana – spiega Cannata – non lo èmai stata. Di rigenerazione umana e storica si deve parlare. Perciò vogliamo ripartire da un progetto del mare, sul mare, su Mar Piccolo. In ragione dei problemi ambientali che hanno devastato la mitlicoltura. Taranto vecchia può affrontare la sfida della difesa delle tradizioni popolari partendo dal mare».

Taranto vecchia non più trincea, ma avamposto dell’innovazione sociale. Sul mare con la sua torre dell’orologio per vedetta. Battendo i rintocchi del futuro con la sua voce bella di campana.

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Assemblea Rete Bollenti Spiriti Taranto

Il Progetto Le SCIAJE ha sempre avuto tra gli obiettivi primari quello stimolare un rilancio della città di Taranto attraverso la riscoperta delle radici marinare e la riqualificazione dei luoghi di elevata rilevanza socio-culturale come la Città Vecchia, storico fulcro della marineria tarantina.

E’ per questo che saremo sempre disposti a spendere le nostre energie e le conoscenze acquisite in reti che abbiano il fine di rimettere la cultura e le radici storiche al centro del dibattito cittadino. In particolare, promuovendo il rilancio del Borgo Antico che, nonostante gli sforzi profusi dal basso da associazioni, comitati e piccoli imprenditori, viene lasciato ancora ai margini delle scelte di sviluppo urbano, come testimoniano i continui crolli e lo stato di abbandono di molte aree del quartiere.

Saremo presenti con entusiasmo, quindi, all’assemblea della Rete Bollenti Spiriti di Taranto, della quale diffondiamo il comunicato stampa:

“A poche settimane dall’assemblea tenutasi nella piazzetta antistante il Cantiere Maggese, l’energia positiva di quella sera spinge a reincontrarsi.

Tutti i soggetti interessati, siano essi singoli o associazioni, si incontreranno venerdì 28 dicembre alle ore 10 presso l’ex sala circoscrizionale borgo situata nella corte di Palazzo Galeota.
Scopo dell’incontro sarà quello di definire con tutti coloro che interverranno, una sorta di settimana ideale di attività, corsi, laboratori ed iniziative che la rete è in grado di garantire e di offrire alla cittadinanza.

Tutto ciò tenendo sempre presente, punto questo centrale e più volte ribadito nel corso dell’assemblea pubblica, la centralità del quartiere e dei suoi abitanti nella definizione e nella fruizione delle stesse attività, con particolare attenzione ai bambini ed ai più giovani.
La definizione di questa ideale settimana di lavoro del cantiere costituirà quindi occasione per riconvocare le amministrazioni regionale e comunale, per condividere con loro novità sugli impegni presi e rappresentare loro la prosecuzione di attività che la rete intende proporre.”

 

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Vuoti a perdere

Il nostro ruolo di curatori dell’Esposizione “Il Tempo del Mare”  nella Torre dell’Orologio di Piazza Fontana, se da un lato ci garantisce una posizione privilegiata per intervenire e conoscere i quartieri Città Vecchia e Porta Napoli, dall’altro ci responsabilizza ancora di più all’intervento finalizzato alla risoluzione delle tante emergenze che li contraddistinguono – soprattutto dopo gli ennesimi crolli.
Proprio di fronte a noi, in completo stato di abbandono tra Piazza Fontana e Largo De Tullio, un bellissimo edificio – proprietà privata – in totale stato di abbandono.

I problemi dei quartieri storici tarantini possono essere risolti solo con una visione ed una mobilitazione organica: potranno rinascere solo se rivissuti socialmente, economicamente e culturalmente INSIEME alle tante brave persone che la abitano oggi e a chi vorrà viverci e lavorarci in futuro.

E’ necessario pianificare integralmente la rivitalizzazione dell’Isola, a partire da politiche che permettano il restauro dei vecchi edifici, l’avvio di piccole attività e soluzioni abitative mirate al ripopolamento giovanile e culturale del quartiere.

E’ dalle radici che rinasce la pianta.

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Taranto fa l’amore a senso unico

Riteniamo indispensabile valorizzare il lavoro di studiosi come Gianluca Marinelli per una migliore conoscenza del territorio, della sua Storia, della sua Cultura. Per rilanciare Taranto valorizzandola davvero.

GIANLUCA MARINELLI

TARANTO FA L’AMORE A SENSO UNICO. ESPERIENZE ARTISTICHE NEI PRIMI ANNI DELL’ITALSIDER (1960-1975)

“In questi giorni, le vicende dell’Ilva (ex Italsider) di Taranto hanno portato in modo drammatico alla ribalta nazionale la problematica del rapporto fra industrializzazione e tutela dell’ambiente e della salute.
Quando, però, ormai vari decenni fa, venne impiantato nella città dei due mari il più grande centro siderurgico d’Europa, il clima era assai diverso. Lo riproduce egregiamente il saggio di Marinelli che, analizzando con grande rigore la politica culturale dell’Italsider, affresca proprio gli anni dell’ottimismo industrialista, capace di coinvolgere personalità di primo piano della cultura italiana, dalla letteratura alle arti figurative, e ricercare, spesso con successo, le giustificazioni teoriche alla gigantesca operazione che rimarrà contrassegnata dal fortunato slogan “acciaio tra gli ulivi”.

Simbolo di questo pezzo di storia, proprio la copertina disegnata da Flavio Costantini per la monografia edita dall’azienda nel 1961: l’ulivo contorto in primo piano e, sullo sfondo, il lindo stabilimento appena insediato raccontano molto più della storia di un “polo di sviluppo”.Quanto al rapporto col mondo della cultura, non fu né semplice né univoco e certo non si esaurì entro le linee tracciate dall’ambizioso progetto aziendale: il ruolo degli intellettuali fu spesso vivacemente critico, preconizzando talvolta con largo anticipo i guasti cui avrebbero portato le irresolutezze e le contraddizioni dell’“illuminato” capitalismo di Stato incarnato dall’Italsider.”

In libreria, ARGO edizioni

Prefazione di Francesco Abbate

Collana: A Sud del Novecento Pagine: 112

ISBN: 978-88-8234-170-1

 

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SOSTENETE LE SCIAJE CON LE NOSTRE PUBBLICAZIONI!

Chi Siamo

L’Associazione “Centro Studi Documentazione e Ricerca LE SCIAJE”, titolare dell’omonimo progetto vincitore del concorso “Principi Attivi 2010” della Regione Puglia, è nata con l’intenzione di avviare un percorso culturale finalizzato al recupero e la tutela del patrimonio della pesca e della mitilicoltura nei mari di Taranto. La dispersione di riferimenti oggettivi riguardanti la civiltà marinara autoctona e tradizionale, elemento costitutivo dell’identità culturale jonica, rischia di cancellare le tracce di radici storiche da ritenere, invece, patrimonio per un futuro sviluppo della città di Taranto.

Vogliamo, quindi, contribuire fattivamente a riscoperta, tutela e valorizzazione della cultura marinara jonica e promuovere di idee per una fruizione innovativa e sostenibile del mare tarantino. Tutte le nostre attività sono improntate allo sviluppo territoriale, per sensibilizzare la comunità sulla necessità di conservare la memoria storica e usarla come base per una forma di sviluppo partecipata e diversa da quella che negli ultimi sessant’anni ha caratterizzato Taranto. Ad oggi, abbiamo fattivamente contribuito alla riscoperta di alcuni spazi urbani (Torre dell’Orologio in Piazza Fontana, Città Vecchia di Taranto, Porta Napoli, Fiume Galeso, ecc.), all’elaborazione di nuovi modi di pensare il mare e di vedere i vecchi mestieri, mettendo in contatto strati sociali cittadini molto diversi tra loro (per professione, età, “posizione sociale”) e spingendoli a collaborare durante mostre, seminari e incontri, aperti a cittadinanza e turisti, anche in luoghi destinati, tradizionalmente, ad attività completamente diverse o in stato di abbandono.

 Oggi, vogliamo continuare a portare avanti le nostre idee e attività col sostegno della città e di chiunque voglia collaborare con noi, promuovendo le nostre iniziative e condividendone gli ideali.

Proponiamo di seguito le nostre pubblicazioni, realizzate a valle di mesi di raccolta di materiale bibliografico, interviste a persone la cui vita, privata e professionale, è stata legata al mare di Taranto e le sue attività produttive e sopralluoghi conoscitivi sullo stato di luoghi storici della vita marinara tarantina.

Con la sottoscrizione di un contributo alle attività associative, sarà possibile sostenere le Sciaje e ricevere i seguenti prodotti:

 

IL TEMPO DEL MARE
Catalogo dell’Esposizione

Una pubblicazione di 48 pagine in formato A4. Un quaderno ricco di foto d’epoca che racchiude i contenuti delle visite guidate curate da Le Sciaje all’interno dell’ Esposizione permanente sulla Mitilicoltura Tarantina “Il Tempo del Mare”, allestita dal Centro Ittico Tarantino all’interno della Torre dell’Orologio di Piazza fontana.

Uno strumento bibliografico che permette di mettere insieme e divulgare la memoria della marineria tarantina e ciò che oggi rappresenta la “risorsa mare” per Taranto, nella consapevolezza che la cultura del mare costituisce ancora oggi elemento fondamentale della vita tarantina.

Contributo richiesto: 8 euro. *

 

TARANTO: DUE ITINERARI/TWO TOURS

Una pubblicazione di 16 pagine in A5, in italiano e in inglese con testo a fronte, corredata da foto.

Gli Itinerari accompagnano lungo due percorsi storico-culturali nel territorio tarantino, due cammini da percorrere – per riscoprire la propria città o per visitare Taranto per la prima volta – sulle orme della Taranto marinara: si parte dalla Città Vecchia, un’isola millenaria da riproporre come fulcro della vita cittadina, per arrivare alle masserie che costeggiano Mar Piccolo, un’interfaccia terra-mare da riscoprire come patrimonio storico-naturalistico.

Contributo richiesto: 4 euro. *

*CATALOGO + ITINERARI: contributo richiesto 10 euro.

 

I FONDALI DI MAR PICCOLO

Hippocampus guttulatus

Una collezione di cinque cartoline, cinque foto subacquee, scattate dagli esperti biologi marini e amanti del mare Rossella Baldacconi e Sergio Passarelli.

Cinque foto per mostrare un Mar Piccolo diverso da quello descritto dalle cronache odierne. Un Mar Piccolo ancora vivo e meraviglioso, un bacino unico da proteggere e tutelare per il bene della città di Taranto.

Contributo richiesto: 1 euro a cartolina, 4 euro il set completo.

 

Stickers SAVE MAR PICCOLO

SAVE MAR PICCOLO” è uno slogan, ma pieno di contenuti. Che parla di futuro per la città, un futuro che affonda le sue radici nella Storia.

Perché Mar Piccolo è Taranto.

Contributo richiesto: offerta libera e promessa solenne di attaccarli ben in vista!

 

NOTA
Il contributo richiesto varierà in base a pacchetti combinati di pubblicazioni o copie multiple, con particolare riguardo nei confronti di scuole, biblioteche e musei, in virtù della nostra volontà di divulgazione culturale e sociale.

 

Per ulteriori informazioni e per richiedere le pubblicazioni, invitiamo a contattarci al numero 3889538912, scriverci all’indirizzo lesciaje@gmail.com e visitare il sito www.lesciaje.it.

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Visioni di Taranto

In pieno dibattito sulle sorti della città e sul suo futuro sviluppo, proponiamo la visione di queste preziosissime immagine aeree scattate dall’aviazione alleata su Taranto nel giugno del ’43. Anche se torna in mente il disastroso bombardamento della città avvenuto tra 11 e 12 novembre 1941, la “Notte di Taranto”, speriamo che possano far riflettere sull’effetto causato da urbanizzazione e industrializzazione selvagge su un territorio meraviglioso.

Le foto sono negli archivi del San Diego Air & Space Museum.
La Città Vecchia, Porta Napoli e i Tamburi prima della costruzione della zona industriale e del Porto.

Reconnaissance Photo Aerial View Taranto, Italy

Il Borgo (prima della massiccia cementificazione del waterfront su Mar Grande e dello sviluppo a sud dell’Arsenale) e la parte sud della Città Vecchia (con la fresca distruzione del quartiere Torrepenna per far posto alle case “cortile”)

Reconnaissance Photo Aerial View Taranto, Italy

L’Arsenale Militare, Punta Penna e il Pizzone senza ponte

Reconnaissance Photo Aerial View Taranto, Italy

La Base Chiapparo e gli spazi agricoli prima della costruzione di Solito Corvisea, Italia Montegranaro, Salinella, Taranto 2, Tramontone, Lama e San Vito

Reconnaissance Photo Aerial View Taranto, Italy

Reconnaissance Photo Aerial View Taranto, Italy

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Il tornado e la città

Cosa vuol dire fare rete, conoscere la propria città nella sua interezza, amarla ed imparare a diffondere ciò che s’è imparato?

Vuol dire diventare uno dei punti di contatto e accompagnamento per chi vuole realmente imparare, conoscere e collaborare.

Ecco l’articolo scritto da Adriano Sofri apparso su Repubblica Bari all’indomani del tornado che ha devastato la città nel pieno della sua peggiore crisi, dopo essere stato accompagnato dal nostro presidente, Angelo Cannata, in giro per la Città Vecchia.

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ENNESIMO CROLLO IN CITTA’ VECCHIA, RABBIA E INDIGNAZIONE

L’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le SCIAJE esprime sdegno e rabbia per l’ennesimo crollo in Città Vecchia. Un intero stabile di Via Garibaldi, adiacente alla chiesa di San Giuseppe, è andato perduto per sempre. Faceva parte del Pittaggio Ponte, che assieme al Torrepenna, caduto vittima nel ’34 del piccone fascista, costituiva lo storico affaccio su Mar Piccolo e la secolare casa dei pescatori tarantini.
Non basta il maltempo, però, a giustificare questa ulteriore devastazione: le colpe reali vanno attribuite all’abbandono ed all’incuria in cui l’intera città, il suo patrimonio storico e naturale sono stati lasciati colpevolmente sprofondare. Noi continueremo ad operare con coscienza, consapevolezza per mantere salde le nostre radici, la Città Vecchia e i Due Mari, scelleratamente sostituite da una becera cultura del profitto industriale a vantaggio di pochi ed a danno di tutti.

Chiediamo ancora alla cittadinanza di unirsi per salvare Taranto, il suo Ambiente, la sua Storia.

 

UPDATE: riportiamo di seguito altri interventi dalla città sul crollo avvenuto

 

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PER TARANTO

di Comitato per Taranto

Taranto – ore 15.30
Mentre scriviamo la tromba d’aria, come un segno divino, ha già seminato distruzione nel porto e all’Ilva e la città è scossa da raffiche di vento spaventose.
Mentre scriviamo un ennesimo pezzo di storia della città sta per andarsene per sempre sotto quelle stesse raffiche di vento.
In Città Vecchia, accanto alla chiesa di San Giuseppe, al centro della marina, sta crollando il primo blocco di case del pittaggio Ponte, quello che da inizio al fronte di case a schiera sul mare che cinge via Garibaldi. Impostato sull’impianto bizantino e poi ridefinito nel Cinquecento, questo, nel corso dei mille anni della sua storia, era in parte sopravvissuto alle demolizioni fasciste e a quelle del risanamento. I sui peggiori nemici sono stati l’incuria e l’abbandono, figli della cronica mancanza di storia e di cultura di questa città e della sua amministrazione.
Già da decenni, quel lotto faceva da quinta allo squallore terremotato della via di Mezzo resa inaccessibile dalla rovina di tutti gli edifici in affaccio. Un vero emblema dell’ignoranza e dell’inadeguatezza di chi ha governato la città negli ultimi cinquant’anni. Da decenni minacciava di cadere e per decenni lo hanno fatto degradare trave dopo trave, pietra dopo pietra. Da qualche mese era stato recintato in malo modo, soffocando le attività commerciali della zona e perfino le processioni.
La proprietà era mista, privata e comunale. Ma la volontà di intervenire non ha mai sfiorato nessuna delle due parti. I soldi pubblici in Città Vecchia spuntano quando si devono realizzare inutili scempi come l’insensato ospedale delle tartarughe: oltre due milioni e mezzo di euro per un futuro edificio vuoto!
Ora siamo sotto quell’antico palazzo, che ha ancora i segni delle età d’oro di questa città, nello stemma sul fronte, nella sua forma e misura che sono quanto resta in tutta Italia di un’esperienza urbanistica unica e apprezzata. Contiamo i minuti prima del crollo.
Resterà un altro buco per decenni e migliaia di foto che scatteranno quei pochi turisti malcapitati. A chi le saprà leggere, racconteranno in tutto il mondo la vera piaga di questa città: la sua sudditanza verso l’esterno, il suo svendersi per pochi denari, l’ottusità colpevole e vigliacca.
Addio piccola parte di Taranto. Come le altre, la tua scomparsa non basterà a riempire di serietà il vuoto di idee e la corruzione che ti hanno condannata. Nessuno di chi deve si sentirà in colpa.
Post scriptum: Il coro dei comunicati ha riempito l’etere web e qualche pagina di giornale il giorno dopo il crollo.
Una cosa però il Comitato per Taranto vuole sottolineare: questo crollo parziale non deve essere l’occasione per aprire alla banda dei palazzinari che preme e spesso impera sulle decisioni dell’amministrazione un altro lotto di conquista con affaccio sul mare! Il fronte cinquecentesto e la forma stessa del lotto sono ASSOLUTAMENTE da consolidare e preservare sia per il loro valore insostituibile nel paesaggio urbano e nello skyline della marina, sia per fugare ogni velleità di sostituzione affidata ai soliti “amici” ingegneri o parenti dell’ultim’ora (chi ha orecchie per intendere intenda) che costituisca precedente per ulteriori scempi nelle aree pericolanti.
Esiste ancora una Soprintendenza per i beni Architettonici Paesaggistici ecc… o è andata a contare le tartarughe virtuali da ricoverare?

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PROMOTORE RIGENERIAMO PIAZZETTA VICO VIA NUOVA

di Comitato promotore rigeneriamo piazzetta Vico via Nuova

Crollo Palazzina Via Garibaldi con Piazzetta Vico Via Nuova.
Giovedì 29 novembre piazzetta Vico Via Nuova si presenta ai cittadini e agli abitanti, distrutta e sventrata, pietre e calcinacci disseminati lungo il selciato, transenne che impediscono l’accesso al piccolo passaggio che era ancora, prima del crollo, fruibile al transito delle persone e divieti che indicano il rischio di un possibile nuovo crollo lungo la scalinata della Via Nuova da cui si arriva in via Duomo.
Venerdì 2 novembre abbiamo avviato la raccolta firme, in calce alla petizione popolare, al fine di sollecitare il Comune di Taranto ad affrontare e risolvere lo stato di degrado fisico riguardante piazzetta Vico Via Nuova e ad intervenire per riqualificarla.  Chiedevamo, con il sostegno di 300 persone, di ristrutturare il Palazzo che si presentava gonfio all’esterno e sventrato al suo interno, intervenendo sulla proprietà privata – responsabile principale del degrado architettonico – al fine di riqualificare la struttura, qualora fosse economicamente sostenibile, e, in caso contrario, di procedere all’abbattimento, restituendo l’area pubblica ai cittadini. Il Sindaco era a conoscenza del nostro obiettivo e, soprattutto, era consapevole del problema in atto. Il tornado che si è abbattuto sulla comunità di Statte e sulla città di Taranto, provocando feriti, un disperso e tanta devastazione, in questo specifico ed unico caso, ha accelerato quanto sarebbe accaduto comunque con l’arrivo delle piogge che cadranno copiose nel tempo prossimo: i segnali del possibile crollo erano evidenti ad occhio nudo
Ora non è più il tempo delle parole. L’unico fatto che resta da compiere è risolvere il problema. Crediamo necessario ripulire l’area e provvedere all’abbattimento di quel che resta di un pezzo di storia che, come altri, va via per l’incuria pubblica e l’inciviltà privata. Per il resto occorre che facciate fagotto quanto prima possibile!
Il Comitato promotore rigeneriamo Piazzetta Vico Via Nuova.
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Il Progetto Le SCIAJe – Il nostro resoconto

Ecco il resoconto dei nostri 16 mesi di attività come progetto Principi Attivi 2010.

Con infiniti ringraziamenti a chi ci ha sostenuto e ci accompagnerà nella prosecuzione di questo viaggio!

Il progetto “Le SCIAJe – Storia Cultura Innovazione Ambiente Jonico” è nato con l’intenzione di avviare un percorso culturale finalizzato al recupero e la tutela del patrimonio della pesca e della mitilicoltura nei mari di Taranto. La dispersione di riferimenti oggettivi riguardanti la civiltà marinara autoctona e tradizionale, elemento costitutivo dell’identità culturale jonica, rischia di cancellare le tracce di radici storiche da ritenere, invece, patrimonio per un futuro sviluppo della città di Taranto.
I principali obiettivi del progetto sono stati riscoperta, tutela e valorizzazione della cultura marinara jonica e promozione di idee per una fruizione innovativa e sostenibile del mare tarantino. Il progetto è stato improntato allo sviluppo territoriale, per sensibilizzare la comunità sulla necessità di conservare la memoria storica e usarla come base per una forma di sviluppo partecipata e diversa da quella che negli ultimi sessant’anni ha caratterizzato Taranto.

Il progetto ha contribuito a stimolare un rilancio della città di Taranto attraverso la riscoperta delle radici marinare, troppo rapidamente sostituite dalle scelte egemonizzanti della cantieristica navale militare e della grande industria come uniche fonti di sviluppo degli ultimi 150 anni, con particolare riguardo alla Città Vecchia, storico fulcro della marineria tarantina.

Abbiamo contribuito a sviluppare le premesse per affrancarsi, almeno in parte, dalla condizione di rassegnazione e dipendenza dalla grande industria in cui versa il territorio di Taranto: l’inquinamento provocato dalla pesante industrializzazione, la sottrazione all’uso comune di aree demaniali da parte degli insediamenti militari, l’abbandono della Città Vecchia. Abbiamo lavorato per uscire dalla visione del mare come esca per sfruttare i flussi turistici di massa per pochi mesi all’anno e riempire i locali “globalizzati” della litoranea per riproporlo, invece, come parte integrante della storia tarantina e perno della sua vita sociale ed economica.
Le nostre attività hanno fattivamente contribuito alla riscoperta di alcuni spazi urbani, all’elaborazione di nuovi modi di pensare il mare e di vedere i vecchi mestieri, alla riappropriazione di aree naturalistiche da troppo tempo rese non fruibili, mettendo in contatto strati sociali cittadini molto diversi tra loro (per professione, età, “posizione sociale”) e spingerli a collaborare durante mostre, seminari e incontri, aperti a cittadinanza e turisti, anche in luoghi destinati, tradizionalmente, ad attività completamente diverse o in stato di abbandono.

Le attività progettuali sono state svolte attraverso la costituzione dell’Associazione di Promozione Sociale “Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje”.

La Fase di start-up e la Fase investigativa sono state caratterizzate un percorso conoscitivo e di approfondimento delle tematiche centrali del progetto. In particolare, sono state portate avanti le attività di:

– raccolta di materiale bibliografico, sia attraverso l’acquisizione diretta che la consultazione presso biblioteche ed archivi pubblici e privati;

– incontri con persone di alta età anagrafica la cui vita, privata e professionale, è stata legata al mare di Taranto e le sue attività produttive;

– incontri con enti, pubblici e privati (ad es. Istituzioni locali, università, Istituti di Ricerca, scuole, associazioni culturali, operatori del settore ittico/mitilicolo, operatori turistici, ecc);

– sopralluoghi conoscitivi sullo stato di luoghi storici della vita marinara tarantina, in particolare Città Vecchia, Porta Napoli, il fiume Galeso, le coste del Mar Piccolo.

Il risultato di queste attività è stato sintetizzato e utilizzato per fornire ai fruitori del Progetto visite guidate e percorsi tematici sperimentali, basati sulla Storia della civiltà marinara nei luoghi storici della Città Vecchia di Taranto, già a partire dai primi mesi di attività progettuale. Preziosissima, poi, si è rivelata la partnership col Centro Ittico Tarantino, che ha allestito l’Esposizione Permanente sulla Mitilicoltura Tarantina “Il Tempo del Mare”, all’interno della quale l’Associazione “C.S.D.R. Le Sciaje” ha, sin dall’inizio, svolto gran parte delle sue attività divulgative e informative.

La Fase Operativa e la Fase Conclusiva sono state svolte così come previsto dal progetto, fatto salvo per alcune variazioni tematiche e temporali legati alla crisi della mitilicoltura tarantina, conseguenza dello stato ambientale della città e dei Due Mari, in particolar modo del Mar Piccolo.

Nello specifico, ecco alcuni tra i più significativi indicatori verificabili del raggiungimento degli obiettivi proposti:

Realizzazione di eventi, incontri e seminari di formazione e informazione:

Passeggiata guidata nei luoghi della Marina dei Pescatori Tarantini, svolta il 2 giugno 2011 nella parte bassa della Città Vecchia, un tempo abitata prevalentemente dalle famiglie dei pescatori ;

– Partecipazione attiva alla “Festa alla Piazza”, organizzata dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) il 16 ottobre 2011 nella Piazza Fontana, a Taranto Vecchia. Abbiamo attivamente partecipato all’organizzazione della giornata, curato i rapporti con le Istituzioni locali ed esercenti, nonché coinvolto residenti della zona nelle attività della giornata. Per il 16 ottobre abbiamo inoltre allestito all’interno dell’Esposizione “Il Tempo del Mare”, sita proprio in Piazza Fontana, la mostra fotografica “La Piazza Maggiore: la fontana, i mercati, il porto”, frutto del lavoro di ricerca bibliografica ed archivistica svolto nell’ambito del progetto, e condotto visite guidate durante tutta la giornata, in cooperazione con i volontari del FAI;

– Ciclo di incontri “I GIOVEDI’ della TORRE” : incontri tenuti durante le festività natalizie 2011, svolti all’interno della Torre dell’Orologio in Taranto Vecchia. Tre appuntamenti caratterizzati da visite guidate, approfondimenti, allestimenti fotografici e spazio aperto a discussioni tra cittadini e associazioni. Tre le tematiche trattate: il Fiume Galeso (con la collaborazione di WWF Taranto Onlus), la Molluschicoltura Tarantina, Taranto Vecchia e il suo Waterfront.

– Seminari “A LEZIONE DI MARE”, in data 24 febbraio 2012: una giornata di seminari di altissimo livello scientifico, tecnico e culturale inerenti l’ambiente marino e le attività umane ad esso connesse, svolta nell’Aula Magna dell’ex Convento di San Francesco in Città Vecchia, prestigiosa sede universitaria tarantina.

– Rassegna “RINTOCCHI D’ESTATE”: quattro serate nel mese di agosto 2012 svolte presso la Torre dell’Orologio, Città Vecchia, con proiezioni e approfondimenti su leggende marinare, le bellezze dei mari di Taranto, delfini, sostenibilità e tradizione marinara jonica.

 

Realizzazione di una mostra itinerante sulla civiltà marinara tarantina: abbiamo lavorato all’interno dell’Esposizione Permanente sulla Mitilicoltura Tarantina “Il Tempo del Mare” , allestita dal Centro Ittico Tarantino, alla catalogazione e implementazioni dei contenuti, nonché all’ideazione di un percorso tematico, fino ad allora inesistente, attingendo a materiale e informazioni raccolti durante la fase investigativa. La presenza degli spazi dell’Esposizione, peraltro in un luogo simbolico della Città Vecchia come la Torre dell’Orologio in Piazza Fontana, ha inoltre garantito al progetto, come previsto dalla partnership, una sede di riferimento per eventi, proiezioniseminari ed altre attività.

Nei mesi di attività alcune migliaia visitatori e decine di scolaresche e gruppi organizzati hanno usufruito del lavoro di riscoperta della cultura marinara tarantina portato avanti all’interno della Torre, rigenerando le attività culturali e sociali della Piazza Fontana, un tempo principale agorà della città poi tristemente relegata ad un ruolo marginale.

Abbiamo partecipato anche agli eventi de “L’Isola che Vogliamo”, edizioni 2011 e 2012, svolti tutti i mercoledì sera nella Città Vecchia di Taranto per i mesi di luglio e agosto, con allestimento di un punto informativo nella Torre dell’Orologio di Piazza Fontana e visite guidate sulla storia della Città Vecchia, della Piazza Fontana ed all’interno dell’Esposizione “Il Tempo del Mare”, nonché programmato aperture straordinarie durante tutte le giornate di rilevanza socio-culturale per la Città Vecchia e per la civiltà marinara tarantina.

 

Realizzazione del catalogo della mostra: il Catalogo “IL TEMPO DEL MARE”, una pubblicazione di 48 pagine ricca di foto d’epoca che sintetizza i contenuti delle visite guidate all’interno dell’Esposizione, è stato pubblicato sia in formato cartaceo che in ebook gratuitamente scaricabile dal sito www.lesciaje.it.

 

Guida turistico-culturale ai luoghi storici della pesca nella città di Taranto: è stata realizzata “TARANTO: DUE ITINERARI/TWO TOURS”, una pubblicazione di 16 pagine, in italiano e in inglese, corredata da foto. Due Itinerari che accompagnano lungo due percorsi storico-culturali nel territorio tarantino, sulle orme della Taranto marinara: si parte dalla Città Vecchia per arrivare alle masserie che costeggiano Mar Piccolo, un’interfaccia terra-mare da riscoprire come patrimonio storico-naturalistico. Pubblicato sia in formato cartaceo che in ebook gratuitamente scaricabile dal sito www.lesciaje.it.

Abbiamo inoltre realizzato, in collaborazione con due Gruppi Scout tarantini, che hanno recepito le nostre denunce sullo stato di abbandono del Parco del Fiume Galeso, la brochure/guida “Percorso Galesus – Percorso naturalistico e panoramico a due passi dalla città”, una mappa con percorsi di trekking culturale e naturalistico per esperti e famiglie in una delle risorse storico-naturali più prossime alla città.

Guida tecnica alle attività ittiche e di maricoltura nel Golfo di Taranto: a seguito della crisi generale delle attività ittico-mitilicole nei mari di Taranto, abbiamo seguito attentamente l’andamento della situazione, anche consultando enti di riferimento nell’ambito della gestione della molluschicoltura (Centro Ittico Tarantino, CNR di Taranto, Cooperative, ecc), per ottenere un quadro il più chiaro possibile dei possibili sviluppi. Per questo abbiamo promosso incontri e seminari basati su un approccio scientifico ed obiettivo sullo stato attuale del settore, interventi sulla stampa locale, sul web, approfondimenti tematici, con l’obiettivo di elaborare un possibile piano di rinascita e riqualificazione.

Queste attività sono state riassunte nella Campagna di comunicazione “SAVE MAR PICCOLO”, seguibile sul sito www.lesciaje.it, nata per informare e coinvolgere tutti i possibili attori della rinascita del patrimonio storico-naturalistico della città di Taranto dato dal Mar Piccolo.

Inoltre, a seguito della crisi ambientale del Mar Piccolo, abbiamo realizzato “I Fondali di Mar Piccolo”, una collezione di cinque cartoline: cinque foto subacquee, scattate dagli esperti biologi marini e amanti del mare Rossella Baldacconi e Sergio Passarelli. Cinque foto per mostrare un Mar Piccolo ancora vivo e meraviglioso, un bacino unico da proteggere e tutelare per il bene della città di Taranto.

Hippocampus guttulatus

 

Follow up

L’associazione, attraverso le attività svolte nei 16 mesi progettuali, ha arricchito e continuerà ad arricchire l’offerta culturale della città, affermandosi come una giovane realtà culturale e sociale, che porterà avanti progettualità avviata per continuare ad essere elemento di crescita e stimolo nell’attuale contesto di cambiamento in atto nella città di Taranto. In particolare, continuando a contribuire fattivamente ad una sensibilizzazione sulle potenzialità della risorsa-mare, sulla necessità di risanamento e corretta gestione delle attività di molluschicoltura e del Mar Piccolo, e favorendo, anche mediante partenariati, la creazione di un network di idee e di persone motivate e propositive, nell’ottica di una concreta svolta culturale in città.

Inoltre, l’Associazione manterrà il suo impegno nel portare avanti il presidio, di grande importanza sociale e culturale, creato all’interno della Torre dell’Orologio, nella Piazza Fontana, parte bassa della Città Vecchia. Presidio da mantenere stabile per favorire lo sviluppo di collaborazioni ed iniziative tra associazioni ed enti mirate alla riqualificazione partecipata del Borgo Antico, alla promozione del territorio, alla gestione della mobilità, alla creatività giovanile, allo start-up di nuove idee imprenditoriali, per il miglioramento della qualità della vita nonché per continuare ad essere elemento di crescita e stimolo nell’attuale contesto di cambiamento in atto nella città di Taranto.

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Lezioni di Mare – Il video di Telenorba

Il servizio di Telenorba di Lezioni di Mare, convegno scientifico organizzato dall’Associazione “Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje” e il sindacato studentesco Link Taranto il 24 febbraio 2012. Una giornata di seminari che ha portato nella città di Taranto contenuti di altissimo livello scientifico, tecnico e culturale inerenti l’ambiente marino e le attività umane ad esso connesse.

Qui il VIDEO INTEGRALE dei seminari.

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